
Fattori di rischio del Disturbo di Panico e Disturbo d’Ansia Generalizzato
Un recente lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Affective Disorders evidenzia quali sono i fattori di rischio per l’esordio di disturbi d’ansia molto comuni come il disturbo di panico ed il disturbo d’ansia generalizzato.
Dagli autori viene condotta una revisione sistematica degli studi di coorte effettuati su tale argomento nella popolazione generale. I 21 studi selezionati coinvolgono 163366 persone osservate in media per 5 anni. Dai risultati del lavoro fattori sociodemografici, psicosociali, problemi di salute fisica e mentale sembrerebbero avere un ruolo determinante nello sviluppo di questi disturbi.
L’esordio del disturbo di panico sembrerebbe associato a: fattori sociodemografici (aumento dell’età, genere femminile, scarse risorse economiche), fattori psicosociali (fumo, uso eccessivo di alcol), problemi di salute fisica e mentale (sindrome di Ehlers-Danlos, storia familiare di disturbi mentali, altri disturbi mentali nella storia personale).
L’insorgenza del disturbo d’ansia generalizzato sembrerebbe favorita da fattori sociodemografici quali aumento dell’età, scarse risorse socioeconomiche, razza nera, divorzio o vedovanza; fattori psicosociali come eventi stressanti di vita in infanzia ed adolescenza, personalità premorbosa; problemi di salute fisica e mentale nella storia familiare e personale accompagnati da precedenti trattamenti farmacologici (Moreno-Peral et al., 2014).
Studi recenti effettuati su bambini suggeriscono, inoltre, un deficit nell’abilità a riconoscere correttamente espressioni facciali che esprimono emozioni negative nei figli di individui con disturbo di panico. Questo non significa che ci sia una trasmissione genetica diretta del disturbo ma piuttosto una vulnerabilità genetica allo sviluppo del disturbo d’ansia alla quale vanno ad associarsi fattori ambientali (Bilodeau et al., 2014). La conoscenza approfondita di tali fattori di rischio potrebbe essere utile per sviluppare interventi al fine di prevenire lo sviluppo dei disturbi d’ansia.
Riferimenti bibliografici:
Bilodeau C. et al (2014). Impaired Facial Affect Perception in Unaffected Children at Familial Risk for Panic Disorder. Child Psychiatry Hum Dev. Epub ahead of print.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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