Disturbi emotivi o comportamentali nel morbo di Parkinson
Morbo di Parkinson e distonia neurologica: dalla depressione alla psicosi.
I disturbi del movimento, quali il morbo di Parkinson e la distonia neurologica, sono spesso caratterizzati da disturbi emotivi e del comportamento. La presenza di tali disturbi mentali può rendere il quadro clinico dei disturbi neurologici più complesso nel trattamento. Una ricerca ha fornito un approccio pratico per aiutare i medici a riconoscere i disturbi psichiatrici più frequentemente associati a queste patologie neurologiche. Tuttavia l’entità della neurodegenerazione e gli effetti collaterali dei farmaci neurologici per il morbo di Parkinson o la distonia possono influenzare le manifestazioni psichiatriche presenti in comorbilità (coesistenza di più patologie diverse in uno stesso individuo) le quali a loro volta possono essere aggravate dallo stress di vivere quotidianamente con un disturbo di movimento.
Tra le comorbilità psichiatriche più comuni nei disturbi del movimento vanno citate la depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi psicotici. I disturbi psichici associati spesso compromettono ulteriormente il funzionamento dei pazienti.
A causa della connessione diretta tra disfunzione cerebrale e sintomi psichiatrici una maggiore comprensione delle comorbilità psichiatriche nei disturbi del movimento può portare al raggiungimento di una migliore qualità della vita (Miguel-Puga et al., 2017).
La distonia
La distonia è un disturbo del movimento caratterizzato da spasmi e contrazioni muscolari continue o intermittenti.
I pazienti con distonia spesso soddisfano anche i criteri diagnostici per un disturbo d’ansia (come la fobia sociale) e per una Depressione Maggiore. Deficit dell’elaborazione emotiva sono stati dimostrati in alcune popolazioni di pazienti affetti da questo disturbo del movimento.
L’inizio dei sintomi psichiatrici nei pazienti con distonia a volte precede l’inizio dei sintomi motori, suggerendo che la fisiopatologia della distonia stessa possa contribuire alla genesi di disturbi psichiatrici. Secondo alcune ipotesi i disturbi dell’umore e d’ansia possono essere intrinseci alla neurobiologia della distonia. Le ricerche disponibili riconoscono un ruolo importante alla reattività emotiva da dolore secondario della distonia. Per conoscere meglio la neurobiologia della distonia uno studio ha sottolineato la necessità di rispondere in maniera dettagliata alle seguenti domande: (1) In che misura i disturbi psichiatrici sono legati alla patofisiologia della distonia? (2) Quale è l’impatto dei disturbi psichiatrici sulle misure dei risultati degli attuali strumenti di valutazione per la distonia? (3) Come le comorbilità psichiatriche possono influenzare il trattamento della distonia? Secondo la ricerca delle risposte esaurienti a queste domande porteranno ad una maggiore conoscenza e ad una migliore comprensione della fisiologia del cervello (Zurowski et al., 2013).
Il morbo di Parkinson
Il morbo di Parkinson è un disturbo del movimento caratterizzato da quattro sintomi principali: tremore, rigidità, lentezza nei movimenti ed instabilità posturale.
Uno studio ha valutato la prevalenza e l’impatto dei disturbi psichici nei pazienti con malattia di Parkinson. Nella ricerca sono stati reclutati 116 pazienti con morbo di Parkinson sottoposti a valutazioni motorie, cognitive e psichiatriche. Dai risultati è emerso che 25 pazienti (il 22%) presentavano una psicosi manifesta caratterizzata da allucinazioni (n=9), deliri (n=1) o entrambi i sintomi (n=15) mentre 25 pazienti (il 22%) non avevano comorbilità correnti o passate con malattie psichiatriche. Nel gruppo dei pazienti psichiatrici il 44% aveva solo un disturbo psicotico mentre il 56% aveva una psicosi associata ad almeno un altro disturbo psichiatrico: disturbi depressivi, disturbi d’ansia o sindromi apatiche. Non esistevano differenze di età, sesso, istruzione o di durata della malattia di Parkinson tra gruppi dei pazienti. Entrambi i gruppi psicotici presentavano maggiori disfunzioni cognitive, motorie, funzionali e frontali necessitando di figure di accompagnamento.
I pazienti con psicosi associata ad altri disturbi psichici presentavano maggiori deficit cognitivi globali e selettivi rispetto ai pazienti con il solo disturbo psicotico. La presenza di sintomi depressivi aumentava in modo indiretto le carenze motorie (Marsh et al., 2004).
Secondo un’altra ricerca i sintomi di tipo psicotico possono presentarsi anche nelle prime fasi del morbo di Parkinson, ma meno frequentemente rispetto alle fasi successive. Al di là del trattamento dopaminergico ci sono fattori correlati alla malattia, come la gravità della patologia e la comparsa di sintomi cognitivi e/o depressivi, che possono essere alla base dell’insorgenza di tali sintomi sin dalle prime fasi del disturbo neurologico (Morgante et al., 2012). Utile sarebbe la presa in carico di questi pazienti da parte di due specialisti (un neurologo e uno psichiatra) che possano collaborare al fine di preservare la funzionalità dei pazienti migliorandone la qualità di vita.
Riferimenti bibliografici:
Morgante L et al (2012). Psychosis associated to Parkinson’s disease in the early stages: relevance of cognitive decline and depression. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 83(1): 76-82.
Miguel-Puga A et al (2017). Psychiatric comorbidities in movement disorders. Int Rev Psychiatry. 1-11. [Epub ahead of print].
Zurowski M et al (2013). Psychiatric comorbidities in dystonia: emerging concepts. Mov Disord. 28(7): 914-20.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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