Abbuffate compulsive e incontrollate come uscirne? - Psichiatra Roma

Abbuffate compulsive e incontrollate come uscirne?

La soluzione attraverso la psicoterapia.

Come evitare di abbuffarsi di cibo?
Quali sono i rimedi possibili per le abbuffate compulsive e incontrollate ovvero come uscirne?

Abbuffarsi di cibo è un comportamento non funzionale, persistente, ripetitivo (quindi compulsivo) e incontrollato finalizzato alla regolazione emotiva.

Spesso questo comportamento tende a peggiorare il disagio emotivo provato ed è notevolmente invalidante per la vita quotidiana. Data la vergogna provata, infatti, l’abbuffata viene messa in atto in solitudine ed è seguita da intenso senso di colpa. Quando l’abbuffata si verifica di notte, inoltre, viene compromessa la qualità e/o la continuità del sonno e durante il giorno si possono manifestare sonnolenza e difficoltà di concentrazione.

Come si curano le abbuffate?

La soluzione alle abbuffate compulsive e incontrollate può arrivare dalla psicoterapia

Esistono diverse opzioni di trattamento psicologiche e comportamentali per i soggetti con disturbo da alimentazione incontrollata ovvero con abbuffate ricorrenti in assenza di condotte compensatorie del peso (come esercizio fisico eccessivo, vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici ed enteroclismi).

Secondo ricerche cliniche recenti la terapia cognitivo-comportamentale e la psicoterapia interpersonale sembrerebbero gli interventi più efficaci nel trattamento delle abbuffate compulsive e incontrollate.

Relativamente poco si sa sui predittori dei risultati di trattamento. Secondo gli studi scientifici l’esito di una psicoterapia dipenderebbe principalmente da due fattori: (1) la presenza di una sopravvalutazione della forma e del peso del corpo e (2) la presenza di una risposta rapida al trattamento (Grilo, 2017).

Lo stile di attaccamento, la coerenza della mente ed il funzionamento riflessivo sembrerebbero avere un ruolo importante nello sviluppo e nel mantenimento delle abbuffate determinando l’esito delle psicoterapie di gruppo delle donne affette da disturbo da alimentazione incontrollata.

In una ricerca sono state effettuate 16 sedute di terapia di gruppo in donne affette da disturbo da alimentazione incontrollata che hanno completato la Adult Attachment Interview (AAI) prima del trattamento. Le partecipanti hanno indicato la frequenza delle abbuffate e dei sintomi di depressione all’inizio, alla fine del percorso, a 6 mesi e a 12 mesi dal trattamento.
I risultati significativi si sono osservati a 12 mesi dal trattamento. Maggiori punteggi relativi al funzionamento riflessivo pre-trattamento erano correlati ad una riduzione superiore delle abbuffate nel tempo. Sono stati osservati anche aumenti significativi del funzionamento riflessivo a 6 mesi post-trattamento.

Una maggiore capacità riflessiva, pertanto, sembrerebbe importante al fine di ridurre il numero delle abbuffate nel tempo e la psicoterapia di gruppo sembrerebbe facilitare un cambiamento nel funzionamento riflessivo (Maxwell et al., 2017).

Lo scopo di una ricerca è stato quello di esaminare gli effetti indiretti della terapia affettivo-cognitiva integrata (ICAT-BN) e della terapia cognitivo-comportamentale potenziata (CBT-E) sulla bulimia nervosa, un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate e condotte di compensazione del peso. L’esito del trattamento è stato valutato su tre variabili: la regolazione delle emozioni, dei comportamenti auto-diretti e la loro discrepanza.
80 donne con bulimia nervosa sono state sottoposte a 21 sedute di ICAT-BN o CBT-E. Dai risultati non sono state osservate significative differenze tra le due forme di psicoterapia, con effetti di trattamento comparabili. Attraverso i trattamenti sono stati osservati miglioramenti nella regolazione delle emozioni e dei comportamenti auto-diretti tra l’inizio e la metà del trattamento, ma non una riduzione nella frequenza delle abbuffate e delle condotte compensatorie del peso alla fine del trattamento. Alla fine del trattamento, però, la maggiore regolazione delle emozioni e del comportamento auto-diretto ha prodotto miglioramenti globali sui sintomi del disturbo alimentare al follow-up.

Questi risultati suggeriscono che la regolazione delle emozioni e dei comportamenti auto-diretti sono importanti obiettivi di trattamento e che la psicoterapia può modificare questi processi psicologici negli individui affetti da bulimia nervosa (Peterson et al., 2017).

Riferimenti bibliografici:

Grilo CM (2017). Psychological and Behavioral Treatments for Binge-Eating Disorder. J Clin Psychiatry. 78 Suppl 1:20-24.

Maxwell H et al (2017). Change in Attachment Dimensions in Women with Binge-Eating Disorder Following Group Psychodynamic Interpersonal Psychotherapy. Psychother Res. 27:1-15. [Epub ahead of print].

Peterson CB et al (2017). The effects of psychotherapy treatment on outcome in bulimia nervosa: Examining indirect effects through emotion regulation, self-directed behavior, and self-discrepancy within the mediation model. Int J Eat Disord. [Epub ahead of print].

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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

Psichiatra psicoterapeuta Roma Tiziana Corteccioni

Psichiatra e Psicoterapeuta.
Riceve a Roma e a Perugia.

La Dott.ssa Tiziana Corteccioni è un Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta ad orientamento clinico cognitivo comportamentale. Collabora con l'Associazione di Clinica Cognitiva, sede di Roma.

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