Alcuni dei più importanti segnali di depressione
Sonnolenza continua diurna, spossatezza, dolori muscolari e fame eccessiva: possono essere segnali di depressione.
L’eccessiva sonnolenza diurna svolge un ruolo importante come indicatore nella diagnosi, nel trattamento e nel decorso dei disturbi dell’umore.
Cosa fare per ridurre sintomi come sonnolenza continua diurna, stanchezza, dolori muscolari, pesantezza alle gambe e aumento dell’appetito con successiva iperfagia?
Quali possono essere le cause?
Tutti i sintomi sopracitati possono essere segnali di depressione ovvero possono essere presenti durante un episodio depressivo. Nello specifico in presenza di tale sintomatologia si può parlare di depressione con manifestazioni atipiche (o sintomi atipici).
Tuttavia sono ancora poche le ricerche che hanno esaminato la sonnolenza eccessiva attraverso misure oggettive della durata e della continuità del sonno nei pazienti con ipersonnia e depressione.
Uno studio ha valutato il tempo totale e la capacità ristoratrice del sonno in 22 pazienti con Depressione Maggiore con ipersonnia ed in controlli sani di uguale numero, età e sesso attraverso diari del sonno, registrazioni actigrafiche e polisonnografia. Il gruppo di soggetti con depressione caratterizzata da ipersonnia presentava una durata di sonno significativamente più lunga rispetto ai controlli sani. Tra i due gruppi, però, non emergevano differenze di efficienza e latenza di sonno. Per approfondimenti ulteriori durante l’indagine è stata consultata una revisione sistematica degli studi scientifici su pazienti con disturbi dell’umore e ipersonnia la quale ha fornito risultati simili. L’ipersonnia nei disturbi dell’umore, quindi, sembrerebbe avere basi biologiche non comportando alterazioni sull’efficienza e la latenza del sonno ma solo sulla durata (Plante et al., 2017).
A differenza dell’insonnia, l’eccessiva sonnolenza è un disturbo del sonno spesso trascurato dai pazienti i quali generalmente non si rivolgono immediatamente allo specialista.
La sonnolenza diurna, invece, rappresenterebbe un fattore rilevante per il decorso della depressione e andrebbe valutata tempestivamente nei pazienti depressi in quanto direttamente correlata con la gravità della patologia.
In uno studio sono stati reclutati 67 pazienti con diagnosi di depressione e la gravità della depressione è stata valutata utilizzando la 17-item Hamilton Depression Rating Scale (HDRS). L’ipersonnia, invece, è stata valutata utilizzando la Epworth Sleepiness Scale (ESS).
Dai risultati è emerso un punteggio medio alla ESS pari a 9.2 mentre un punteggio alla ESS ≥ 10 (iindicativo di ipersonnia) era presente nel 44,8% dei pazienti depressi esaminati. Il punteggio medio alla HDRS era pari a 14,8 relativo ad una depressione lieve-moderata. I punteggi alla ESS erano correlati positivamente con i punteggi alla HDRS (Mume, 2010).
Un altro studio ha coinvolto 70 pazienti con diagnosi di episodio depressivo in corso di Depressione Maggiore ricorrente, 54 pazienti con diagnosi di episodio depressivo in corso di disturbo bipolare e 58 pazienti con diagnosi di distimia. Per valutare la gravità dei sintomi atipici, è stato elaborato un questionario specifico. In ogni gruppo diagnostico la metà dei pazienti aveva un peso corporeo nella norma e l’altra metà era in sovrappeso o affetta da obesità (con BMI> 25).
I pazienti non hanno presentato differenze significative in termini di fattori clinici e demografici. I sintomi della depressione atipica come aumento dell’appetito, aumento di peso e pesantezza agli arti inferiori erano più comuni nelle donne.
Il gruppo di pazienti con depressione bipolare presentavano una maggiore gravità dell’ipersonnia (rispetto al gruppo di pazienti con distimia) e della pesantezza agli arti inferiori (rispetto al gruppo con depressione ricorrente e distimia).
Nei pazienti in sovrappeso e obesi la gravità dei sintomi atipici era correlata con l’indice di massa corporea (BMI) e la gravità della depressione con il punteggio alla HDRS. Tutti i sintomi della depressione atipica, pertanto, erano significativamente più gravi nei pazienti con depressione nel corso di un disturbo bipolare.
I risultati di questa ricerca indicherebbero una maggiore prevalenza di sintomi di depressione atipica nel soggetti affetti da disturbo bipolare suggerendo anche una interdipendenza tra depressione atipica, disturbo bipolare e obesità (Buzuk et al., 2016).
Riferimenti bibliografici:
Mume CO (2010). Excessive daytime sleepiness among depressed patients. Libyan J Med. 5(1): 4626.
Plante DT et al (2017). Objective measures of sleep duration and continuity in major depressive disorder with comorbid hypersomnolence: a primary investigation with contiguous systematic review and meta-analysis. J Sleep Res. [Epub ahead of print].
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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