Alimenti contro ansia, attacchi di panico e depressione
Dieta sana e cibi da evitare.
Ansia, attacchi di panico ricorrenti e depressione costituiscono disturbi molto comuni in tutto il mondo.
Cosa mangiare in caso di ansia, attacchi di panico ricorrenti e/o depressione?
Esistono alimenti contro ansia, attacchi di panico e depressione ovvero cibi che curano i sintomi ansioso-depressivi?
Sono stati individuati approcci basati sull’utilizzo nella dieta di integratori multi-vitaminici o minerali proprio al fine di alleviare tale sintomatologia.
Gli integratori alimentari possono essere considerati antidepressivi?
Non propriamente in quanto esiste una relazione complessa tra alimentazione e depressione. Un programma di intervento sui nutrienti ha valutato l’ottimizzazione dei livelli di vitamina D. Sono stati raccolti dati provenienti da 16020 partecipanti. Dopo un anno nel programma alimentare il 49,2% dei partecipanti (n = 7878) affetti da depressione o ansia all’inizio dello studio ha riportato un miglioramento dei sintomi al follow-up. Tra coloro che hanno riportato una depressione grave all’inizio dello studio (n = 829) il 97,2% ha riferito un miglioramento significativo dopo un anno. Dalla ricerca, inoltre, è emersa un’associazione significativa tra il miglioramento dei sintomi ansioso-depressivi, un livello ematico di vitamina D più elevato (> 100 nmol/L) ed un’attività fisica più intensa.
I soggetti della popolazione generale che soffrono di disturbi dell’umore, ansia, attacchi di panico ricorrenti, quindi, potrebbero beneficiare di un miglioramento dello stato nutrizionale raggiungibile attraverso una dieta sana, una regolare attività fisica e l’eventuale utilizzo di integratori alimentari (Kimball et al., 2018).
Esiste un’associazione tra gli stati di depressione e l’alimentazione con vitamine?
I disturbi d’ansia e la depressione rappresentano la complicazione neuropsichiatrica più importante e prevalente dei sopravvissuti all’ictus cerebrale. La presenza di lesioni cerebrali e di uno stato di malnutrizione dopo l’ictus possono contribuire all’evoluzione clinica di tali pazienti.
In una ricerca è stato esaminato il livello di assunzione di alimenti nei pazienti con ictus in base al loro livello di ansia e depressione. I dati sono stati raccolti dal 2013 al 2015 attraverso la somministrazione della Corea National Health and Nutrition Examination Survey (KNHANES). I soggetti dello studio sono stati classificati in un gruppo privo di sintomi d’ansia o depressione (n = 274) ed in un gruppo con manifestazioni ansioso-depressive (n = 104). L’età media del campione esaminato era di 67,4 anni nel gruppo sano e di 68 anni nel gruppo con ansia o depressione. Nel gruppo con ansia o depressione il 39,4% erano uomini contro il 53,3% nel gruppo sano. L’apporto totale di vitamine quali riboflavina e niacina era significativamente più alto nei pazienti con ictus senza ansia o depressione rispetto a quello dei pazienti con ictus, ansia o depressione.
I risultati della ricerca suggerirebbero nei pazienti colpiti da ictus con ansia o depressione la presenza di un’associazione tra alimentazione scorretta, carenza nelle attività abituali ed alto livello di dolore/disagio (Kim et al., 2018).
Quando l’alimentazione può causare ansia e depressione?
Perché è importante seguire una dieta sana?
Quali sono i cibi da evitare e quelli anti-ansia?
I cibi sani sono utili per combattere ansia, tensione e depressione anche perché un’alimentazione scorretta può portare all’insorgenza di una dipendenza da cibo con una serie di conseguenze psicologiche. Esisterebbe, infatti, una relazione significativa e positiva tra dipendenza da cibo e sintomi psicopatologici dovuta alla notevole complessità nell’interazione tra questi fattori (Burrows et al., 2018).
Riferimenti bibliografici:
Kim Y et al (2018). Association of the Anxiety/Depression with Nutrition Intake in Stroke Patients. Clin Nutr Res. 7(1): 11-20.
Kimball SM et al (2018). Database Analysis of Depression and Anxiety in a Community Sample-Response to a Micronutrient Intervention. Nutrients. 10(2).
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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