Binge watching, quando le serie TV creano dipendenza
Come uscirne con la terapia adeguata.
Nel mondo sempre più digitalizzato gli individui sono molto motivati a guardare serie televisive online. Grazie a piattaforme streaming quali Netflix si inizia dopo cena con il sedersi davanti alla TV per guardare la prima puntata di una serie TV e spesso si arriva a mezzanotte avendo guardato già mezza stagione. 361.000 persone negli Stati Uniti hanno visto tutti e nove gli episodi della seconda stagione di “Stranger Things” il primo giorno dell’uscita sui teleschermi.
Perché le serie tv creano dipendenza?
Qual è il nome di questa sindrome?
Alla base del comportamento compulsivo, denominato binge watching, c’è il rilascio di notevoli quantità di dopamina a livello cerebrale. La dopamina è un neurotrasmettitore coinvolto nel circuito della ricompensa che si attiva anche nella dipendenza da sostanze stupefacenti. La gratificazione interna, quindi, rafforzerebbe il coinvolgimento continuo in questa attività piacevole. Durante l’ossessione per una serie TV ci si ritrova spesso trascinati nelle trame, ci si affeziona ai personaggi identificandosi con loro. Essere fortemente coinvolti nella visione di serie televisive potrebbe potenzialmente portare a difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane ma va effettuata una corretta distinzione tra telespettatori altamente coinvolti e telespettatori problematici.
Come si fa a capire se si è dipendente dalle serie TV?
Quali sono i test per la valutazione della dipendenza da serie TV?
Per stabilire se l’eccessivo coinvolgimento nella visione delle serie televisive fosse una malattia oppure no è stata costruita una scala di valutazione denominata Series Watching Engagement Scale (SWES). In questa indagine sono stati identificati cinque fattori di coinvolgimento di maggiore rilevanza: persistenza, identificazione, interazione sociale, uso eccessivo e auto-sviluppo con tre gruppi di telespettatori (telespettatori a basso, medio ed alto livello di coinvolgimento). Il gruppo a rischio elevato poteva essere differenziato dagli altri due valutando tempo di visione e struttura della personalità (Tóth-Király et al., 2017).
Una scala di valutazione più breve è la Problematic Series Watching Scale (PSWS). La PSWS presenterebbe un’adeguata struttura e affidabilità. La quantità di tempo libero non sarebbe consideratarilevante, ma il tempo impiegato a guardare la serie TV sembrerebbe associato a punteggi più alti della PSWS. Le donne avrebbero punteggi più alti degli uomini. Utili sembrerebbero ulteriori ricerche per valutare correttamente la validità ed affidabilità di questa scala e per esaminare se alti punteggi possono portare a problemi di salute e psicosociali (Orosz et al., 2016).
Come si cura la dipendenza da serie TV?
Per capire se si tratta di un uso problematico o patologico della TV, se ci sono sintomi associati quali ansia, insonnia e difficoltà di concentrazione o eventi scatenanti utile è affidarsi ad uno specialista per iniziare, quanto prima, un trattamento adeguato alla propria condizione clinica il quale solitamente prevede un percorso di psicoterapia e, nei casi più gravi, l’uso di farmaci.
Riferimenti bibliografici:
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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