Come capire se la psicoterapia funziona?
Cosa fare quando il percorso psicoterapeutico fallisce?
Lo psicoterapeuta aiuta davvero nell’aumentare la consapevolezza di se stessi?
Decidere di intraprendere un percorso di psicoterapia è una scelta coraggiosa: da quel momento ha inizio un viaggio per diventare consapevoli di ciò che si prova dentro di sé attraverso l’esplorazione dei propri pensieri ed emozioni.
Gli esiti del trattamento psicoterapeutico possono essere positivi (quando al termine del percorso terapeutico della psiche si ottengono risultati soddisfacenti) oppure negativi (quando la psicoterapia non funziona).
Affinché la psicoterapia funzioni, ovvero sia davvero efficace nella cura del disagio emotivo, è necessario affidarsi ad una guida esperta la quale ha il compito di accompagnare il soggetto con sofferenza psicologica nel suo percorso, mettendo in luce aspetti individuali, familiari e/o sociali spesso considerati da molti superflui o poco rilevanti nella storia della propria vita o al momento attuale.
Come capire se la psicoterapia funziona?
Andare dallo psicoterapeuta aiuta davvero per aumentare la consapevolezza di se stessi?
Grazie a Sigmund Freud (1856-1939) si è compreso che i ricordi traumatici contribuiscono alla psicopatologia e che le nuove esperienze emozionali personali incidono in maniera rilevante sulla remissione dei sintomi.
Tuttavia rimangono ancora alcune controversie su ciò che è veramente essenziale per portare a termine un cambiamento psicoterapeutico finalizzato al recupero del benessere perduto.
Gli studi scientifici suggeriscono che la regolazione emotiva è un ingrediente chiave nella guarigione attraverso molte modalità. Un altro ruolo importante è svolto dalla memoria: comprendere ciò che è accaduto in passato può portare ad una trasformazione significativa della propria identità e della propria vita. Le psicoterapie disponibili, che si possono effettuare proprio per raggiungere il compenso psicopatologico, sono molte. Si possono citare: la terapia comportamentale, la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia incentrata sulle emozioni e la psicoterapia psicodinamica.
In tutti i percorsi psicoterapeutici viene effettuato un aggiornamento delle memorie emozionali precedenti attraverso un processo di riconsolidamento che incorpora nuove esperienze emotive a quelle pregresse.
Le componenti essenziali all’interno di un percorso di psicoterapia sono:
a) una relazione terapeutica positiva;
b) l’esplorazione di memorie autobiografiche;
c) l’utilizzo di strutture semantiche;
d) l’analisi delle risposte emotive.
Questi dati sono supportati da evidenze delle neuroscienze cognitive relative ad emozioni implicite ed esplicite; memoria implicita ed esplicita; interazioni emozioni-memoria; riconsolidamento della memoria; rapporto tra memoria autobiografica e semantica.
Gli ingredienti per un cambiamento psicoterapeutico di successo includono la messa in atto di varie operazioni:
(1) riattivare vecchie memorie;
(2) impegnarsi in nuove esperienze emozionali che sono incorporate nelle memorie riattivate attraverso il processo di riconsolidamento;
(3) rafforzare la struttura della memoria integrata mettendo in pratica nuove modalità di comportarsi e di sperimentare il mondo in una varietà di contesti o situazioni (Lane et al., 2015).
Cosa fare quando la psicoterapia non funziona o fallisce?
Se vengono a mancare gli aspetti terapeutici sopracitati il percorso di psicoterapia può dare risultati insoddisfacenti. Il cambiamento attivo è considerato il segno distintivo dell’esito di ogni percorso di psicoterapia, anche della psicoanalisi.
Nella psicoterapia psicanalitica, però, le emozioni tendono ad essere trattate come altri contenuti mentali con conseguente mancanza di tecniche psicodinamiche specifiche per lavorare con le emozioni.
Alcune modifiche tecniche finalizzate a studiare gli effetti della psicoterapia psicanalitica sono state testate con successo in pazienti con disturbi di personalità come, ad esempio, il disturbo borderline.
Ricordi emotivi, recuperati con specifiche tecniche della terapia cognitivo-comportamentale, devono essere attivati per essere modificati.
Alcuni ricercatori, pertanto, hanno proposto di includere tecniche di derivazione cognitivo-comportamentale che stimolino l’esperienza emotiva anche nella terapia psicodinamica, soprattutto se questa si rivela inefficace (Subic-Wrana et al., 2016).
Come acquisire consapevolezza di se stessi, dei propri contenuti emotivi e cognitivi, in modo utile?
La capacità di essere consapevoli dei propri stati emotivi è un ingrediente essenziale per la riuscita di una psicoterapia psicodinamica.
Recenti ricerche hanno fornito alla consapevolezza emotiva nella psicoterapia un ruolo diverso: è stata formulata una innovativa teoria del cambiamento attraverso la psicoterapia che mette in evidenza l’esperienza emotiva come ingrediente importante della trasformazione psicoterapeutica in una varietà di modalità. Nuove evidenze, infatti, dimostrano che differenze individuali nella capacità di esplorazione emozionale predicono un risultato psicoterapeutico positivo nel trattamento del disturbo di panico sia mediante psicoterapia psicodinamica sia mediante terapia cognitivo-comportamentale.
È disponibile una nuova versione online della Emotional Awareness Scale (eLEAS), una scala sulla sensibilità emotiva che può essere utilizzata, come guida per il trattamento psicoterapeutico, sui singoli soggetti che decidono di intraprendere un percorso di psicoterapia. L’eLEAS può essere utile in ambito clinico soprattutto:
a) nella valutazione del livello attuale di funzionamento emotivo del soggetto con disagio psichico e del potenziale funzionamento emotivo futuro;
b) nell’analisi degli interventi da utilizzare per facilitare il passaggio da un livello di funzionamento emozionale al successivo;
c) nel ruolo di possibile indicatore del progresso della psicoterapia.
Queste osservazioni suggeriscono che l’eLEAS può essere uno strumento clinico utile al fine di aiutare gli psicoterapeuti a monitorare i progressi dei loro pazienti nel trattamento psicoterapeutico (Chhatwal & Lane, 2016).
Riferimenti bibliografici:
Chhatwal J & Lane RD (2016). A Cognitive-Developmental Model of Emotional Awareness and Its Application to the Practice of Psychotherapy. Psychodyn Psychiatry. 44(2): 305-25.
Subic-Wrana C et al (2016). Affective Change in Psychodynamic Psychotherapy: Theoretical Models and Clinical Approaches to Changing Emotions. Z Psychosom Med Psychother. 62(3): 207-23.
Segui la Dott.ssa Corteccioni sui Social
Ricerca articolo su patologia di interesse
News
Dott.ssa Tiziana Corteccioni
ULTIMI ARTICOLI
Nuove patologie psichiatriche: le evoluzioni nella diagnostica
I nuovi disturbi psichici proposti dagli esperti includono il disturbo da gaming, il disturbo da dolore somatico centrale, il disturbo da esaurimento digitale e l’eco-ansia….
Come capire se è il caso di andare dallo psichiatra?
Andare dallo psichiatra non significa avere un disturbo mentale grave che necessita di una cura farmacologica importante. Lo psichiatra, ancora oggi, è visto come un…
Come combattere l’ansia e trasformarla in forza
Come calmare l’ansia velocemente e ritornare forti come prima? L’ansia è un’esperienza comune, un segnale di disagio che può manifestarsi in molte forme variando da…
Come riprendere un sonno regolare dopo le vacanze?
Quali sono le implicazioni sulla salute di un riposo notturno adeguato e le strategie per regolare un ritmo sonno-veglia alterato? Il sonno è una funzione…