Come gestire rabbia e frustrazione in caso di eventi stressanti
Gestire la rabbia e la frustrazione in caso di incapacità a tollerare eventi stressanti o scarsa tolleranza allo stress con aggressività: il ruolo della psicoterapia.
La rabbia è un’emozione fisiologica anche se non piacevole. In alcuni soggetti con una scarsa tolleranza alla frustrazione (bambini, adolescenti o adulti) può manifestarsi sotto forma di episodi di aggressività auto o eterodiretta verbale e/o fisica. In questi casi la rabbia può rappresentare un’emozione patologica. La presenza di contesti di vita stressanti può favorire lo scompenso psicopatologico degli individui scarsamente tolleranti. La tolleranza allo stress può essere definita nelle sue cinque dimensioni (incertezza, ambiguità, frustrazione, emozioni negative, disagio fisico). Queste ultime rappresentano potenziali predittori dello stress percepito dall’individuo. In una ricerca effettuata su 135 studenti universitari la sottodimensione rappresentante le credenze secondo cui “l’incertezza ha implicazioni comportamentali e autoreferenziali negative” prendeva in considerazione in modo significativo lo stress percepito. I risultati supportavano la teoria secondo la quale l’intolleranza dell’incertezza rappresentava un fattore di rischio per un’ampia varietà di esiti psicologici disadattivi e un fattore scatenante della rabbia patologica (Bardeen et al., 2017).
I soggetti affetti da disturbo d’ansia generalizzato (GAD) mettono in atto comunemente strategie disfunzionali per ridurre o evitare l’angoscia. L’incertezza e le emozioni negative, infatti, rappresenterebbero fattori scatenanti l’angoscia negli individui con GAD. Altri tipi di esperienze che le persone riferiscono di avere difficoltà a sopportare sarebbero rappresentate da ambiguità, frustrazione, disagio fisico e dalle conseguenze percepite dall’eccitazione ansiosa.
Secondo alcune ricerche gli individui con molti sintomi di ansia generalizzata sarebbero più intolleranti a questi stimoli di pericolo rispetto ai soggetti ad alto contenuto di sintomi depressivi e agli individui con un basso livello di sintomi depressivi o d’ansia generalizzata. L’intolleranza del disagio fisico rappresenterebbe il sintomo più rilevante del GAD, suggerendo che potrebbe essere specifico di questo disturbo (rispetto alla depressione) (MacDonald et al., 2015).
Gli attuali compiti comportamentali che valutano la tolleranza allo stress aumentano la tolleranza alla frustrazione e al disagio fisico non valutando esplicitamente la tolleranza alle emozioni negative (Veilleux et al., 2017).
Si può gestire, quindi, la rabbia cercando di inibirla?
L’evitamento esperienziale implica la riluttanza a rimanere in contatto con pensieri o emozioni dolorose e viene spesso proposta come base per lo sviluppo ed il mantenimento della psicopatologia. L’inibizione della rabbia al fine di ridurre i comportamenti aggressivi, pertanto, rappresenta una strategia poco efficace e scarsamente funzionale nel tempo (Chawla & Ostafin, 2007).
In caso di incapacità a tollerare lo stress o scarsa tolleranza alla frustrazione e aggressività, pertanto, come riuscire a gestire o controllare la rabbia?
Negli individui particolarmente vulnerabili alle frustrazioni e con uno stile di vita particolarmente stressante è utile intraprendere un percorso di psicoterapia sia a fini conoscitivi sia di regolazione emotiva.
Riferimenti bibliografici:
Bardeen JR et al (2017). Examining the specific dimensions of distress tolerance that prospectively predict perceived stress. Cogn Behav Ther. 46(3): 211-223.
Chawla N & Ostafin B (2007). Experiential avoidance as a functional dimensional approach to psychopathology: an empirical review. J Clin Psychol. 63(9): 871-90.
Veilleux JC et al (2017). Behavioral Assessment of the Negative Emotion Aspect of Distress Tolerance. Assessment. doi: 10.1177.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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