paura di non riuscire a prenotare viaggi

Cos’è la Notriphobia: cause, sintomi e cure

La Notriphobia è la paura di non aver prenotato viaggi e può essere trattata con un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Il termine “notriphobia” deriva dalla combinazione delle parole greche “notrio” (indifferenza) e “phobia” (paura). Nasce come una preoccupazione eccessiva dell’indifferenza altrui, della mancanza di connessione emotiva e di empatia. Oggi il termine viene utilizzato per indicare una paura marcata e persistente di non riuscire a prenotare un viaggio.
La prenotazione di un viaggio, infatti, oltre che uno strumento pratico di programmazione di una vacanza può essere visto come mezzo di inclusione sociale, utile a rafforzare l’aspettativa di momenti felici trascorsi con amici.

Il fatto di non aver prenotato in tempo un viaggio, quindi, rischia di comportare l’assenza della vacanza nella meta prescelta con tutte le conseguenze emotive del caso: frustrazione, tristezza, sensazione di esclusione sociale, sentimenti di disperazione.
Le prenotazioni anticipate sembrerebbero più comuni tra i nati tra il 1995 ed il 2010  e la prenotazione stessa ridurrebbe notevolmente il livello di ansia che accompagna le persone affette da notriphobia.

Quali sono le cause della Notriphobia?

La Notriphobia, come la fobia sociale, rappresenta un disturbo multifattoriale che deriva dall’interazione di più fattori.
Gli esseri umani sono per natura animali sociali ma per alcuni il controllo sociale è fonte di estrema angoscia. Gli individui affetti da fobia sociale, ad esempio, soffrono di una preoccupazione eccessiva e spesso invalidante per la minaccia potenziale o reale di un possibile giudizio sociale. La fobia sociale è riconosciuta come un disturbo d’ansia relativamente comune e significativamente invalidante. Quello che differenzia la fobia sociale dalla notriphobia è che nel primo disturbo si teme un interazione sociale mentre nel secondo disturbo si teme che, a causa dell’assenza del viaggio, la socializzazione non avvenga nei modi sperati. Alla base dei disturbi sembrerebbe esserci una bassa autostima.
I modelli emergenti dell’eziologia delle fobie derivano da prove convergenti dell’interazione tra fattori biologici, psicosociali e ambientali. L’inibizione comportamentale nell’infanzia rappresenterebbe un indicatore precoce identificabile di predisposizione allo sviluppo di disturbi d’ansia (Rosenbaum et al., 1994).

Quali sono i sintomi della notriphobia?

I sintomi della notriphobia comprendono somatizzazioni ansiose che possono arrivare a raggiungere l’intensità di un attacco di panico, comportamenti ossessivi quali controllare ripetutamente internet per prenotare viaggi, labilità emotiva, irritabilità, sentimenti di solitudine.

Come si cura la notriphobia?

Per curare la notriphobia è possibile utilizzare la terapia cognitivo-comportamentale per modificare i modelli di pensiero negativi e migliorare l’autostima.
Pratiche di meditazione e consapevolezza come la Mindfulness possono aiutare a ridurre l’ansia ed a vivere il momento presente senza preoccuparsi eccessivamente dell’opinione altrui.
Il supporto sociale, l’attività fisica e la limitazione dell’uso dei social media possono aiutare ad arginare il disturbo.
Raramente è necessario il supporto di una terapia farmacologica.

Riferimenti bibliografici:

Rosenbaum et al (1994). The etiology of social phobia. Review. J Clin Psychiatry. 55 Suppl:10-6.

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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

Psichiatra psicoterapeuta Roma Tiziana Corteccioni

Psichiatra e Psicoterapeuta.
Riceve a Roma e a Perugia.

La Dott.ssa Tiziana Corteccioni è un Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta ad orientamento clinico cognitivo comportamentale. Collabora con l'Associazione di Clinica Cognitiva, sede di Roma.

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