Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
Oltre la terapia farmacologica
Una personalità ossessivo-compulsiva può richiedere il supporto di farmaci e psicoterapia se sono presenti estrema rigidità, perfezionismo, compromissione delle relazioni.
Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è un disturbo che esordisce in adolescenza e nella prima età adulta, a volte confuso dai meno esperti con il disturbo ossessivo-compulsivo. Anche i loro nomi abbreviati, infatti, sono molto simili: DOC e DOCP. In realtà, DOC (disturbo ossessivo-compulsivo) e DOCP (disturbo ossessivo-compulsivo di personalità) sono due condizioni molto diverse, ognuna delle quali con i propri sintomi e programmi di trattamento. Un trattamento adeguato, quindi, permette di gestirle e di ridurre al minimo l’impatto sulla qualità della vita.
Qual è la differenza tra disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo ossessivo-compulsivo di personalità?
La prevalenza del DOC nel corso della vita è di circa il 2,5%. Circa il 2-8% dei soggetti può soffrire anche di DOCP il quale è due volte più comune negli uomini rispetto alle donne. Alcuni soggetti, inoltre presentano tratti distintivi e comportamenti del DOCP, quali il perfezionismo autolimitante e la rigidità, ma non hanno un disturbo di personalità completamente diagnosticato.
Gli individui affetti da DOCP, come confermato dal manuale diagnostico DSM V, tendono a pensare che il loro modo di fare le cose sia il più giusto ed il migliore. Pertanto nel loro lavoro o nella loro vita quotidiana seguono fedelmente procedure o routine stabilite, anche quando queste routine risultano inefficienti. Tali individui, inoltre, tendono a controllare eccessivamente il loro ambiente o le loro relazioni per il desiderio che gli altri si conformino alle rigide regole da loro stabilite.
Il perfezionismo del DOCP, però, interferisce generalmente con il completamento dei compiti. Gli individui con questo disturbo di personalità possono presentare un rigido rispetto dei codici morali o etici, comportamenti di accumulo e un eccessivo ricorso ad elenchi e regole. Una persona con DOCP ha un bisogno estremo di ordine, una forte aspettativa del modo nel quale dovrebbero essere fatte le cose ed estrema rigidità quando si tratta di seguire le regole. Secondo questi soggetti esiste un modo giusto di fare le cose ed è così che le cose dovrebbero essere fatte anche a costo di compromettere relazioni affettive o sociali.
Come si cura il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità?
Si guarisce?
Il trattamento richiede la combinazione di tecniche di psicoterapia, terapia farmacologica e consapevolezza di malattia.
I farmaci SSRI possono essere utili per rendere il paziente meno angosciato permettendogli di lavorare meglio in psicoterapia. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) può essere efficace nel trattamento permettendo all’individuo di valutare la sua ricerca di perfezionismo e rigidità.
L’obiettivo principale da raggiungere è una maggiore focalizzazione sullo stress che sta causando la necessità di perfezionismo e organizzazione. Un altro obiettivo è quello di aiutare la persona ad identificare gli standard irraggiungibili e le regole rigide che spesso si impongono. Bisogna raggiungere stili di vita più flessibili ed efficienti in termini di tempo. Il processo porta generalmente a ridurre l’autocritica ampliando il modo di valutare se stessi basandosi su varie aree della vita piuttosto che solo sui risultati.
In confronto ai pazienti affetti da solo DOC, i partecipanti ad una ricerca affetti da DOC e DOCP presentavano una maggiore gravità dei sintomi globali di DOC quali dubitare, ordinare e accumulare. Tuttavia, gli individui con entrambi i disturbi hanno mostrato maggiori miglioramenti terapeutici in termini di gravità rispetto a quelli senza DOCP. Nella valutazione iniziale emergevano, quindi, livelli più elevati di controllo, ordine e gravità generale del DOC sebbene, al post-trattamento, si ottenevano punteggi simili ad assenza di DOCP (Gordon et al., 2016).
Riferimenti bibliografici:
https://www.psycom.net/ocd-vs-ocpd
Gordon OM et al (2016). The Impact of Obsessive Compulsive Personality Disorder on Cognitive Behaviour Therapy for Obsessive Compulsive Disorder. Behav Cogn Psychother. 44(4): 444-59.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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