L’ansia nell’anziano: sintomi somatici e terapia integrata - Psichiatra Psicoterapeuta Roma

L’ansia nell’anziano: sintomi somatici e terapia integrata

Gli anziani rappresentano una risorsa essenziale per la nostra comunità, non solo da un punto di vista pratico ma anche morale e culturale ricordandoci ogni giorno la nostra storia, mostrandoci il legame con il nostro passato, di fondamentale importanza per la costruzione del nostro futuro.

Purtroppo l’allungamento della vita ha determinato non solo un aumento delle patologie internistiche ma anche psichiatriche nei soggetti con età maggiore o uguale a 65 anni. I disturbi d’ansia nell’anziano si manifestano generalmente attraverso sintomi somatici (ad esempio dolori diffusi o localizzati, disturbi gastro-intestinali o urinari, prurito, tremore, sudorazione, vertigini, difficoltà di concentrazione). Talvolta può essere presente un’associazione con i disturbi del sonno che possono aggravarsi nel tempo portando allo sviluppo di una Depressione Maggiore o di una depressione cronica.

Le ricerche sulla qualità della vita nelle persone anziane con sintomi clinicamente inspiegabili (di probabile natura psicologica) sono scarse. Uno studio ha confrontato la qualità di vita tra 118 persone anziane con sintomi clinici non spiegabili da una condizione medica generale e 154 persone anziane con sintomi di natura organica.
La sintomatologia clinicamente inspiegabile è stata accertata da un medico di medicina generale e confermata da un geriatra all’interno di una valutazione diagnostica multidisciplinare. È stato somministrato più volte un test per valutare la qualità di vita, denominato HRQoL Short Form-36, nel corso di visite a domicilio. Dai risultati i pazienti più anziani con sintomi somatici senza apparente causa organica avevano un livello significativamente più basso di qualità di vita rispetto ai pazienti più anziani con sintomi organici. Queste associazioni scomparivano, però, dopo un trattamento focalizzato sulle somatizzazioni e le cognizioni ipocondriache, le quali risultavano più alte sempre nel gruppo dei soggetti con sintomi non spiegabili organicamente (Hanssen et al., 2016).

L’Illness Cognitions Questionnaire (ICQ) è un questionario utilizzato per esplorare la consapevolezza di malattia, ma non convalidato nelle persone anziane. In una ricerca è stato utilizzato in adulti di età uguale o superiore a 60 anni ed è stato proposto lo sviluppo di una versione estesa (ICQ-Plus) adatta per le persone anziane. Interviste qualitative sono state condotte per esplorare pensieri inerenti la malattia su 21 pazienti anziani che soffrivano di sintomi fisici. La versione ICQ-Plus, invece, è stata completata da 220 pazienti anziani con sintomi fisici. Attraverso la ICQ-Plus sono stati esplorati 4 fattori aggiuntivi, tra cui le cognizioni relative alla perseveranza di malattia, l’ansia di malattia, l’evitamento e la paura di conseguenze catastrofiche. I pazienti con sintomi fisici inspiegabili (di natura verosimilmente psicologica) presentavano, rispetto ai pazienti con sintomi fisici di natura organica, un punteggio significativamente più basso relativamente ai pensieri di possibilità di guarigione e significativamente più alto in merito ai pensieri di ansia di malattia o impotenza (van Driel et al., 2016).

Una ricerca effettuata sugli anziani cinesi immigrati in Australia sottolinea come la popolazione immigrata risulterebbe a maggior rischio psicologico rispetto ai non immigrati. Lo studio è basato su un processo di scambio tra ricercatori e parti interessate. Il progetto ha coinvolto una serie di operatori sanitari e operatori di comunità al fine di valutare la percezione di ansia e/o depressione all’interno della comunità cinese. Tra i fattori di rischio indagati c’erano: la mancanza di conoscenza del paese straniero, la debolezza personale, la malattia, lo stigma, le somatizzazioni e l’esperienza della migrazione in età avanzata. Questo studio suggerisce che educare la comunità potrebbe migliorare la cultura della salute mentale ed i comportamenti di aiuto nei confronti degli anziani immigrati (Haralambous et al., 2016).

La cura del disturbo d’ansia

La cura di un disturbo d’ansia nell’anziano ansioso e/o depresso non è solamente farmacologica. La terapia si basa, infatti, su un approccio integrato, una presa in carico globale del paziente sia nell’aspetto psichico che fisico. Spesso mi capita di valutare pazienti anziani non deambulanti, accompagnati dai loro familiari, i quali li aiutano nella gestione della documentazione medica e nella somministrazione quotidiana dei numerosi farmaci internistici. Nei casi di difficoltà nella gestione del paziente anziano da parte del solo psichiatra può essere richiesta la collaborazione con altri specialisti, primi fra tutti i neurologi ed i geriatri.

Riferimenti bibliografici:

Hanssen DJ et al (2016). Health-Related Quality of Life in Older Persons with Medically Unexplained Symptoms. Am J Geriatr Psychiatry. S1064-7481(16)30181-6. [Epub ahead of print].

Haralambous B et al (2016). ‘Depression is not an illness. It’s up to you to make yourself happy’: Perceptions of Chinese health professionals and community workers about older Chinese immigrants’ experiences of depression and anxiety. Australas J Ageing. [Epub ahead of print].

van Driel D et al (2016). Illness cognitions in later life: Development and validation of the Extended Illness Cognition Questionnaire (ICQ-Plus). Psychol Assess. 28(9): 1119-27.

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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

Psichiatra psicoterapeuta Roma Tiziana Corteccioni

Psichiatra e Psicoterapeuta.
Riceve a Roma e a Perugia.

La Dott.ssa Tiziana Corteccioni è un Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta ad orientamento clinico cognitivo comportamentale. Collabora con l'Associazione di Clinica Cognitiva, sede di Roma.

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