Omicidio-suicidio: quali sono i fattori di rischio
La notizia più frequentemente dibattuta in questi giorni dai media di tutto il mondo è quella dell’omicidio-suicidio del copilota tedesco della compagnia aerea Germanwings Andreas Lubitz che il 24 marzo 2015 ha deciso volontariamente di far schiantare l’aereo diretto da Barcellona a Düsseldorf contro le Alpi francesi, causando la morte di 150 passeggeri (compresa la sua).
La maggior parte degli psichiatri consultati per avere un parere clinico in merito alla tragedia concorderebbero sulla probabile diagnosi del copilota tedesco di “disturbo narcisistico di personalità” aggravato dalla presenza di seri problemi personali (la fine di una relazione sentimentale significativa e una malattia alla vista). La personalità narcisistica del copilota tedesco emergerebbe anche da alcune delle frasi riferite dalla ex fidanzata e diffuse dalla stampa: “Un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno”.
Identificare i fattori di rischio per i tentativi di suicidio nei disturbi di personalità è stato da sempre un obiettivo importante per la ricerca e la clinica. Gli studi trasversali e retrospettivi si sono concentrati su aspetti generali dei singoli disturbi di personalità senza considerare gli aspetti unici del disturbo e la gravità clinica tali da influenzare il rischio di suicidio. È importante, inoltre, considerare anche i fattori protettivi del rischio di suicidio in alternanza ai fattori di rischio di un crescente numero di tentativi di suicidio. In uno studio sono stati esaminati 431 partecipanti seguiti per 10 anni (Collaborative Longitudinal Personality Disorders Study). Sono stati valutati differenti aspetti dei disturbi di personalità attraverso dei colloqui annuali per tutto il periodo di follow-up dei 10 anni. Dai risultati dello studio il disturbo di personalità borderline è stato associato alla presenza di mancati suicidi, ovvero tentativi non riusciti per cause fortuite, mentre il disturbo di personalità narcisistico è stato associato univocamente ad un numero crescente di tentativi di suicidio. Questi risultati evidenzierebbero l’importanza di entrambi i disturbi di personalità come associati al rischio di suicidio (Ansell et al., 2015).
Molti giornalisti si sono chiesti come sia possibile far schiantare un aereo contro una montagna senza provare colpa per la morte degli altri passeggeri o paura per l’imminente atto suicidario. Il copilota ha, infatti, mantenuto una respirazione regolare per tutto il viaggio. Al di là dello stato dissociativo, caratterizzato dal completo distacco della coscienza, che può precedere in molti casi i tentavi di suicidio, uno studio effettuato su 452 studenti universitari giapponesi ha valutato gli aspetti funzionali della regolazione delle emozioni coscienti nel disturbo narcisistico di personalità come ad esempio senso di colpa, vergogna, orgoglio espresso in modo arrogante ed orgoglio orientato alla realizzazione personale. Oltre alle emozioni nello studio sono stati valutati anche i tratti di personalità narcisistica ed i due stili di attribuzione: esternalizzazione e distacco attraverso test specifici (Test of Self-Conscious Affect-3 e Narcissistic Personality Inventory). Secondo lo studio la presenza di un disturbo narcisistico di personalità comporterebbe la percezione di orgoglio orientato alla realizzazione personale, orgoglio espresso in modo arrogante, esternalizzazione e distacco mentre i sentimenti di vergogna e colpa sembrerebbero inibiti (Uji et al., 2012).
L’omicidio-suicidio è un fenomeno raro e grave che si verifica generalmente nelle relazioni intime e nelle famiglie. In uno studio preliminare sono stati valutati 10 casi di omicidio-suicidio effettuati nel periodo compreso dal 2006 al 2011 proprio nell’area metropolitana di Düsseldorf. Dai risultati tutti i colpevoli erano maschi. Confermando i risultati degli studi precedenti, inoltre, i principali fattori di rischio dell’omicidio-suicidio sembravano essere i seguenti: il sesso maschile, l’età più elevata, la presenza di relazioni intime, l’accesso ad armi da fuoco e la presenza di determinati tratti di personalità, come instabilità emotiva, tratti narcisistici di personalità ed aggressività. In tutti i casi coinvolti nell’atto sono stati identificati almeno tre di tali fattori di rischio. La rottura di una relazione coniugale e l’abbassamento dello status sociale rappresentavano i motivi principali e più probabili dell’atto impulsivo. L’utilizzo dell’arma da fuoco è stato il metodo più diffuso di omicidio-suicidio seguito dall’utilizzo di armi taglienti. L’omicidio-suicidio sembra essere, pertanto, un fenomeno distinto dal suicido e dall’omicidio, caratterizzato da differenti fattori di rischio. La conoscenza e la comprensione di tali fattori di rischio rilevanti potrebbero, pertanto, aiutare i professionisti della salute mentale, la polizia e le autorità pubbliche ad intervenire in tempo (Hellen et al., 2014).
Riferimenti bibliografici:
Ansell EB et al (2015). Personality Disorder Risk Factors for Suicide Attempts Over 10 Years of Follow-up. Personal Disord. [Epub ahead of print].
Uji M et al (2012). Narcissism: its function in modulating self-conscious emotions. Bull Menninger Clin. 76 (3): 211-34.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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