Disturbo bipolare
Disturbo bipolare: quando la troppa euforia è sinonimo di patologia.
Il disturbo bipolare è caratterizzato dall’alternanza tra episodi di elevazione del tono dell’umore ed episodi depressivi.
Gli episodi di elevazione del tono dell’umore possono essere gravi o maniacali (nel disturbo di tipo 1) oppure lievi o ipomaniacali (nel disturbo di tipo 2). Durante la fase maniacale i pensieri e le parole corrono veloci, si effettuano importanti acquisti o altre attività avventate, non si ha bisogno mai di dormire con conseguente compromissione del funzionamento nelle attività della vita quotidiana. Quando si verificano manifestazioni psicotiche spesso è richiesto un ricovero ospedaliero.
Il disturbo bipolare insorge in seguito all’interazione tra fattori genetici, psicosociali e ambientali con una fascia d’età più precoce rispetto alla Depressione Maggiore (18-22 anni). La prevalenza del disturbo nell’arco della vita in Italia è pari all’1,2-1,6%.
Il numero delle fasi solitamente decresce con l’invecchiamento se non vi è sovrapposizione con altre patologie neurologiche quali, ad esempio, le demenze. La cura del disturbo bipolare prevede trattamenti farmacologici con antidepressivi, ipnoinducenti, stabilizzatori del tono dell’umore e antipsicotici. Utile è associare la terapia farmacologica ad un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Principali patologie trattate
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