Paura di volare: come superarla, quali sono i farmaci per volare tranquilli
Cosa fare per vincere la fobia dell’aereo.
La paura di volare è una fobia specifica molto diffusa nella popolazione generale, anche chiamata aerofobia o aviofobia. Chi è costretto a prendere l’aereo regolarmente per motivi di necessità generalmente gestisce la fobia di volare effettuando una terapia cognitivo-comportamentale orientata sul problema e se non è sufficiente attraverso un trattamento farmacologico specifico.
I soggetti che non prendono abitualmente l’aereo spesso si ricordano del problema solo al momento della prenotazione del volo non sapendo cosa prendere per affrontare la paura dell’aereo e per volare tranquilli.
In questo articolo vengono elencati alcuni dei rimedi naturali e dei farmaci consigliati che si possono assumere sporadicamente per prendere l’aereo serenamente. Frequente è il ricorso ai fiori di Bach o alle gocce tranquillanti prima o durante il viaggio in aereo.
Le benzodiazepine
Le benzodiazepine sono ansiolitici efficaci da assumere. In commercio ce ne sono molte. Se ne possono elencare alcune come l’alprazolam (Xanax), il lorazepam (Tavor), il delorazepam (En) ed il bromazepam (Lexotan). Per sapere quale è il farmaco più efficace da assumere per affrontare il volo è meglio affidarsi ad uno specialista, anche per conoscere le eventuali controindicazioni ed i possibili effetti collaterali degli ansiolitici da assumere.
Trattamento con antidepressivi
Nei casi più gravi o invalidanti o in caso di voli ricorrenti a volte le benzodiazepine non bastano e si deve ricorrere ad un trattamento con antidepressivi. Tra i più prescritti si possono citare gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) o gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI).
Le ricerche cliniche
Nelle ricerche cliniche l’intensità della paura di volare è stata valutata indagando la variabilità della frequenza cardiaca ovvero la tachicardia durante i voli. In uno studio, in particolare, sono stati reclutati 15 soggetti con ansia moderata e 9 soggetti con ansia elevata durante due voli reali, confrontati successivamente con 9 soggetti sani di controllo.
Dai risultati è emerso che tutti i soggetti erano riusciti a prendere i voli e presentavano una paura dell’aereo notevolmente ridotta in seguito ad un trattamento specifico. Le gocce di ansiolitici, infatti, assunte prima di salire a bordo comportavano un aumento dello stato di relax ed un miglioramento dei sintomi somatici e/o cognitivi generali dell’ansia durante i voli.
Il livello di ansia è stato correlato all’attività cardiovascolare durante il trattamento e durante i due voli. In particolare, durante i decolli, la frequenza cardiaca media massima era di 137 bpm nei soggetti con ansia elevata, 118 bpm nei soggetti con ansia moderata e 98 bpm nei soggetti di controllo al primo volo. I soggetti con ansia moderata non hanno mostrato nessuna evidente risposta cardiovascolare in momenti specifici dei voli ed hanno avuto una frequenza cardiaca più bassa durante i voli rispetto ai momenti precedenti al volo.
I risultati hanno confermato nei soggetti con ansia moderata la presenza di paura legata ai voli ma non relativa a momenti specifici dei voli. Al contrario dei soggetti con ansia elevata, per i quali sono stati osservati aspetti cognitivi di ansia più intensi associati ad epoche specifiche dei voli effettuati (come ad esempio i decolli). Tuttavia la frequenza cardiaca ha mostrato un notevole calo in entrambi i gruppi dopo il trattamento, in particolare sui sintomi percepiti, indicando che il trattamento può facilitare il modo di affrontare la paura di volare (Trimmel et al., 2014).
Alcune ricerche iniziali suggerivano che la yohimbina cloridrato, un agonista della noradrenalina, potesse facilitare l’estinzione della paura di volare. Il meccanismo alla base ipotizzato era quello di una maggiore memoria emotiva stimolata attraverso livelli di noradrenalina elevati.
67 partecipanti con paura di volare sono stati sottoposti a 4 sedute di terapia di esposizione ad una realtà virtuale di volo (VRET) in associazione ad una terapia con yohimbina cloridrato 10 mg o a 4 sedute di VRET in combinazione a trattamento con placebo. Il trattamento consisteva in 4 sedute di esposizione di 1 ora alla settimana comprensive di due voli virtuali di 25 minuti. La paura di volare è stata valutata prima e dopo il trattamento. Il farmaco ed il placebo sono stati somministrati un’ora prima delle esposizioni. L’attività della noradrenalina è stata confermata dalla valutazione dell’α-amilasi salivare (SAA) rilevata su campioni prelevati prima, durante e dopo le esposizioni.
48 partecipanti hanno completato il trattamento. I livelli di SAA erano significativamente più elevati nel gruppo di soggetti trattato con yohimbina durante le esposizioni. I risultati hanno mostrato in entrambi i gruppi di soggetti un miglioramento significativo dell’ansia dopo il trattamento.
I partecipanti allo studio hanno mostrato una riduzione significativa delle misure di valutazione dell’ansia, indipendentemente dalla somministrazione del farmaco, dopo 4 sedute di VRET. Questi dati non supportano i risultati iniziali sull’efficacia di questo farmaco nel trattamento della paura di volare (Meyerbroeker et al., 2012).
Riferimenti bibliografici:
Trimmel M et al (2014). Treatment of fear of flying: behavioral, subjective, and cardiovascular effects. Aviat Space Environ Med. 85(5): 550-62.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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