Quando andare dallo psichiatra: disagio psichico tra false aspettative e ritardo nelle cure
È opinione piuttosto comune che lo psichiatra sia una figura professionale dedita alla diagnosi e al trattamento di disturbi psichici gravi tali da necessitare una terapia farmacologica complessa.
In realtà lo psichiatra non si occupa solo della prescrizione dei trattamenti farmacologici in quanto, oltre ad essere medico, specialista in psichiatria, lo psichiatra è anche uno psicoterapeuta e pertanto può effettuare con il paziente un percorso psicoterapeutico finalizzato al recupero del suo completo benessere.
A differenza di altre discipline mediche i pregiudizi mostrati dai pazienti psichiatrici nell’effettuare una visita specialistica possono comportare un ritardo nella diagnosi e nell’impostazione di un trattamento adeguato.
Non tutti sanno però che lo psichiatra è un medico e come tale prescrive farmaci solo quando strettamente necessario. Il paziente può decidere o meno se accettare la terapia prescritta esponendo tutti i suoi dubbi e le perplessità in merito.
I pazienti affetti da Depressione Maggiore si recano generalmente dopo molti mesi dallo psichiatra riferendo di aver rimandato il consulto solo perché “ne volevano uscire da soli” oppure perché “aspettavano che passasse da sola”. Purtroppo la Depressione Maggiore è un disturbo invalidante che va trattato precocemente per evitare che diventi ricorrente o resistente ai trattamenti.
Secondo un recente studio, invece, i pazienti affetti da Schizofrenia decidono di rivolgersi ad uno psichiatra solo quando avvertono sintomi cognitivi rilevanti (come deficit di attenzione o concentrazione) mentre la presenza di deliri o allucinazioni, seppur angosciante per i pazienti, non sembra determinante per la richiesta di un supporto clinico (Brett et al., 2015). La schizofrenia è una patologia cronica che esordisce in adolescenza o nella prima età adulta. Generalmente i pazienti non hanno consapevolezza di malattia e all’esordio del disturbo possono presentare ritiro sociale e comportamenti compulsivi. Le difficoltà di contatto che si manifestano tra paziente e familiari si presentano anche con lo psichiatra per cui è importante intervenire preocemente per ridurre i sintomi.
Con questo articolo vorrei sottolineare come il fattore tempo non sia tenuto spesso in considerazione dai pazienti psichiatrici quando, invece, risulta essere fondamentale per la completa risoluzione del quadro clinico manifestato.
La visita specialistica precoce permette di conoscere da subito la gravità del proprio disturbo ed ottenere più facilmente una remissione completa dei sintomi in tempi relativamente brevi di trattamento.
Riferimenti bibliografici:
Segui la Dott.ssa Corteccioni sui Social
Ricerca articolo su patologia di interesse
News
Dott.ssa Tiziana Corteccioni
ULTIMI ARTICOLI
Come capire se è il caso di andare dallo psichiatra?
Andare dallo psichiatra non significa avere un disturbo mentale grave che necessita di una cura farmacologica importante. Lo psichiatra, ancora oggi, è visto come un…
Come combattere l’ansia e trasformarla in forza
Come calmare l’ansia velocemente e ritornare forti come prima? L’ansia è un’esperienza comune, un segnale di disagio che può manifestarsi in molte forme variando da…
Come riprendere un sonno regolare dopo le vacanze?
Quali sono le implicazioni sulla salute di un riposo notturno adeguato e le strategie per regolare un ritmo sonno-veglia alterato? Il sonno è una funzione…
Strage familiare: il significato in psicologia e i metodi per prevenirla
Come e perchè si può arrivare a compiere lo sterminio dei propri familiari, il parere di una psichiatra che spiega quali sono gli strumenti per…