Separazione materna precoce e disturbo d’ansia da separazione
Il disturbo d’ansia da separazione è una patologia frequente nei bambini con una prevalenza del 2-6%. I bambini, infatti, manifesterebbero in età scolare un’ansia inappropriata rispetto al livello di sviluppo caratterizzata da difficoltà a separarsi dalla figura di attaccamento (generalmente la madre) per paura che possa succederle qualcosa di terribile in loro assenza. I bambini, pertanto, rifiuterebbero di andare a scuola, di dormire separati dal genitore, chiedendo continuamente rassicurazioni e manifestando l’ansia a livello somatico con manifestazioni prevalenti a livello gastrointestinale (mal di stomaco, nausea, vomito).
Un recente studio ha esaminato le associazioni tra ansia da separazione materna e ansia da separazione dei bambini. 269 madri e 287 bambini hanno partecipato allo studio in due momenti ad intervalli di un anno. I bambini erano di età compresa tra i 5 e gli 8 anni e sono stati intervistati con un metodo adeguato all’età per ottenere misure soggettive dell’ansia da separazione e percezioni di controllo da parte dei genitori. Le madri hanno riferito eccessive preoccupazioni relative alla separazione dai propri figli attraverso la compilazione di un questionario. Dai risultati l’ansia da separazione materna era correlata positivamente all’ansia da separazione nei bambini. Non è stata riscontrata però un’associazione con un percepito eccessivo controllo genitoriale da parte dei bambini (Stone et al., 2015).
Le esperienze traumatiche precoci, come ad esempio gli abusi sui minori, rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di psicopatologie caratterizzate da comportamenti sociali anomali e difficoltà nella regolazione emotiva. Le esperienze precoci di vita avverse, quindi, possono portare conseguenze a lungo termine che persistono in età adulta.
Nei roditori possono essere indotte sperimentalmente modifiche di lunga durata delle strategie di gestione dello stress e di regolazione emotiva separando i cuccioli dalla propria madre. La separazione materna è stata valutata per 3 ore al giorno nei primi 14 giorni dopo la nascita per verificare se lo stress potesse modificare o meno l’acquisizione e l’estinzione dell’ansia sociale in topi maschi adulti nei primi anni di vita. Dai risultati uno stress sociale precoce, come la separazione materna, nei primi anni di vita sembrerebbe migliorare la capacità di affrontare e recuperare tale esperienza relazionale traumatica in topi di età adulta. Questo sembrerebbe dipendere dall’acquisizione dell’esperienza nei circuiti della memoria (Zolcas & Neumann, 2015).
Lo stress, però, si tradurrebbe in un fenotipo differenziale per quanto riguarda il numero di neuroni immunoreattivi per il recettore dei glucocorticoidi (GR-IR) e l’attività neuronale in aree cerebrali deputate alle risposte allo stress, responsabili di sintomi d’ansia che possono persistere in età adulta.
Topi maschi sono stati sottoposti ad una separazione materna giornaliera per 4,5 ore durante le prime 3 settimane di vita. Da adulti i topi sono stati esposti ad uno stress cronico (una separazione materna prolungata) per 24 giorni e trattati giornalmente con un antidepressivo (tianeptina). Dopo la separazione materna l’attività cerebrale è risultata aumentata in tutte le strutture cerebrali esaminate. Lo stress cronico, invece, ha provocato una riduzione dell’attività cerebrale nell’ippocampo ed un aumento nel nucleo paraventricolare. La separazione materna prolungata ha provocato, inoltre, un aumento del recettore per i glucocorticoidi nell’ippocampo (area CA1) e nell’amigdala. Ciò provocherebbe a lungo termine una iperattivazione dell’asse dello stress ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). Combinando i due eventi (separazione breve e cronica) il recettore dei glucocorticoidi sembrava diminuire nelle aree esaminate. L’antidepressivo regolava il recettore GR-IR in maniera dipendente dalla regione esaminata (ippocampo o amigdala) e clinicamente riduceva il comportamento ansioso da stress (Trujillo et al., 2015).
La presenza di di un disturbo d’ansia da separazione e/o di separazioni materne in età infantile, quindi, può essere accompagnata da manifestazioni ansiose in età adulta che possono prendere la forma di veri e propri disturbi come il disturbo di panico, l’agorafobia, la fobia sociale, le fobie specifiche e/o il disturbo ossessivo-compulsivo. Trattamenti di tipo psicoterapeutico in ambito cognitivo-comportamentale possono risolvere efficacemente il disturbo d’ansia da separazione in età infantile prevenendo il ricorso a trattamenti in età adulta.
Riferimenti bibliografici:
Trujillo et al (2015). Maternal separation in early life modifies anxious behavior and Fos and glucocorticoid receptor expression in limbic neurons after chronic stress in rats: effects of tianeptine.Stress. 9:1-31. [Epub ahead of print].
Zolcas I & Neumann ID (2015). Maternal separation facilitates extinction of social fear in adult male mice. Behav Brain Res. 297:323-328.[Epub ahead of print].
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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