App di psicologia: si può effettuare psicoterapia con lo smartphone?
Negli ultimi anni sono state condotte ricerche sull’efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale mediata dalla tecnologia mobile.
Sono veramente utili e diffuse le app che consentono di effettuare psicoterapia mediante l’utilizzo di uno smarthone?
Sembrerebbe proprio di si, anche se non possono assolutamente sostituire il contatto umano con lo specialista. La relazione interpersonale tra specialista e paziente è un fattore fondamentale per l’esito positivo di un percorso psicoterapeutico. Il terapeuta viene percepito dal paziente prima come guida e poi come compagno nell’esplorazione di pensieri ed emozioni.
Nel 2015 26 articoli empirici hanno descritto 25 studi clinici che valutavano i vantaggi delle applicazioni per smartphone, di una personal digital assistant o di sistemi di messaggistica di testo da integrare al trattamento di psicoterapia o da utilizzare quando non è possibile il contatto diretto con lo specialista.
Nel complesso l’uso della tecnologia mobile, associata ad un trattamento tradizionale, ha determinato un esito migliore della psicoterapia. I risultati, pertanto, sottolineano il vantaggio dell’uso della tecnologia mobile da affiancare all’erogazione della psicoterapia cognitiva e di interventi comportamentali (Lindhiem et al., 2015).
La Depressione Maggiore è una delle patologie più disabilitanti in termini di qualità della vita. Meno della metà dei pazienti che soffrono di Depressione Maggiore riescono a raggiungere la remissione dopo un adeguato trattamento farmacologico antidepressivo. Questo è in parte dovuto ad un ritardo nella diagnosi e nell’impostazione di una corretta terapia. Un’opzione di trattamento promettente è sicuramente la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Uno studio ha messo a confronto l’efficacia della terapia farmacologica antidepressiva con quella di una psicoterapia cognitivo-comportamentale che si avvaleva dell’utilizzo di specifiche applicazioni per smartphone. I soggetti reclutati nello studio stavano effettuando, con parziale beneficio, un adeguato trattamento farmacologico antidepressivo.
Il software smartphone basato sull’applicazione pratica della psicoterapia cognitivo-comportamentale si chiamava “Kokoro-App”. È stato sviluppato proprio per la Depressione Maggiore e la sua utilità era stata confermata da studi precedenti. L’applicazione smartphone permetteva di accedere ad un menù comprendente: un’introduzione, 6 sessioni ed un epilogo. Il percorso di psicoterapia doveva essere completato entro 9 settimane da parte dei pazienti. 164 pazienti con diagnosi DSM-5 di disturbo depressivo maggiore, che ancora soffrivano di sintomi depressivi dopo un adeguato trattamento antidepressivo superiore a 4 settimane, sono stati reclutati nello studio. I partecipanti allo studio utilizzavano da 9 settimane la Kokoro-app continuando ad assumere farmaci antidepressivi. Nella ricerca questi pazienti venivano messi a confronto con pazienti che effettuavano il solo trattamento farmacologico antidepressivo. L’efficacia dei trattamenti veniva valutata attraverso la variazione del punteggio al questionario telefonico, denominato Patient Health Questionnaire, rispettivamente alle settimane 0, 1, 5 e 9. Sono stati anche valutati il punteggio totale ad altri test come la Beck Depression Inventory-II, gli effetti collaterali dei farmaci e la soddisfazione per il trattamento ricevuto.
I risultati della ricerca sembravano molto incoraggianti. Questa tipologia di psicoterapia può essere efficace in quanto permetterebbe di raggiungere un grande numero di pazienti depressi, riducendo il numero dei pazienti affetti da depressione resistente al trattamento (Watanabe et al., 2015).
Il disturbo da alimentazione incontrollata, anche detto binge eating disorder, è un importante problema per la salute pubblica. Generalmente si manifesta con episodi ricorrenti di perdita del controllo dell’introito alimentare durante i quali un individuo consuma un’insolita grande quantità di cibo in un periodo di tempo limitato. Le applicazioni per smartphone potrebbero essere un valido supporto per la terapia di questi disturbi.
Uno studio ha concettualizzato un’applicazione potenziale per smartphone contenente materiale di auto-aiuto, funzioni per monitorare il comportamento e la necessità di urgenti interventi terapeutici. L’applicazione è stata presentata a 10 specialisti attraverso interviste telefoniche e ad 11 pazienti affetti da binge eating disorder. Dai risultati l’app veniva accettata e ritenuta utile sia da pazienti sia da medici, anche se sono state osservate delle preoccupazioni in termini di personalizzazione inadeguata dell’applicazione da parte dei pazienti (Juarascio et al., 2015).
Riferimenti bibliografici:
Juarascio AS et al (2015).Perceptions of the feasibility and acceptability of a smartphone application for the treatment of binge eating disorders: Qualitative feedback from a user population and clinicians.Int J Med Inform. 84(10): 808-16.
Watanabe N et al (2015). Adding smartphone-based cognitive-behavior therapy to pharmacotherapy for major depression (FLATT project): study protocol for a randomized controlled trial. Trials. 16:293.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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