Significato in psicologia di rabbia e odio
Perché si tende ad odiare l’altro invece di collaborare serenamente.
La rabbia e l’odio sono sentimenti molto diffusi nelle comunità. Ormai, infatti, sembrerebbero diventati fattori chiave nella cooperazione con gli altri. Quando si scelgono gli amici con i quali trascorrere il proprio tempo libero, confidarsi e divertirsi, si prediligono solitamente buoni collaboratori. Data questa preferenza abituale per entrare in relazione più facilmente le persone che desiderano essere scelte dagli altri possono aumentare la propria cooperazione per diventare più desiderabili oppure ridurre la cooperazione degli altri per renderli meno desiderabili. Alcune ricerche dimostrano che le persone molto collaborative in molte culture spesso vengono punite (“punizione antisociale“) o criticate (“deroga benevolente“). Dai risultati della ricerca emergerebbe una tendenza alla punizione antisociale quando i partecipanti entrano in competizione per essere scelti per un successivo compito cooperativo rispetto all’assenza di un successivo compito. Questa differenza nella punizione antisociale non può essere spiegata da differenze nei contributi, nella punizione moralistica o nella sensazione di confusione. La punizione antisociale, pertanto, rappresenterebbe una strategia sociale usata dai soggetti scarsamente collaborativi per evitare di apparire cattivi quando i soggetti tendenzialmente collaboranti intensificano la cooperazione (Pleasant & Barclay, 2018).
In molte società, pertanto, sta emergendo una diffusione delle punizioni antisociali, cioè il sanzionamento di persone che si comportano in modo prosociale, con una enorme variazione inter-sociale. La presenza di deboli norme di cooperazione civica e la debolezza dello stato di diritto in un paese sono importanti fattori predittivi di punizioni antisociali. I risultati di un’altra ricerca, inoltre, mostrano che le opportunità di punizione sarebbero socialmente vantaggiose solo se integrate a forti norme sociali di cooperazione (Hermann et al., 2008).
Le aggressioni di gruppo rappresentano una preoccupazione importante per le società di tutto il mondo. Il campo delle relazioni intergruppo viene studiato nella psicologia sociale offrendo una visione critica dell’emergenza del conflitto di gruppo e dell’aggressività. I quadri teorici più influenti comprendono la teoria dei conflitti realistici, la teoria della deprivazione relativa, la teoria dell’identità sociale, la teoria del dominio sociale e quella della de-individualizzazione. Dalla psicologia sociale vengono esaminate le risultanze empiriche relative all’osservazione dei comportamenti delle bande di strada, dei gruppi di odio, di gruppi ribelli e delle organizzazioni terroristiche. Utili sarebbero ricerche future al fine di realizzare teorie integrate che spiegano la psicologia del sentimento dell’odio attraverso l’integrazione tra fattori personali e situazionali (Densley & Peterson, 2018). Basandosi su un’idea proposta da Darwin è stato ipotizzato che il conflitto violento tra gruppi potrebbe giocare un ruolo sostanziale nell’evoluzione della collaborazione umana e dell’altruismo. La nozione centrale di questa argomentazione, soprannominata “altruismo parrocchiale“, è che i tratti genetici o culturali, l’aggressività nei confronti di soggetti fuori dal gruppo e la cooperazione nei confronti del gruppo, incluso il comportamento altruistico auto-sacrificale, potrebbero essere evoluti contemporaneamente negli esseri umani (Rusch, 2014).
Perché si odia una persona?
Nelle coppie provare un sentimento di odio o rabbia verso l’altro può essere finalizzato all’interruzione della relazione oppure alla richiesta di una maggiore vicinanza da parte del partner. Odiare una persona dopo averla amata, pertanto, può avere diversi significati in psicologia.
Quando non si prova amore, come superare l’odio profondo per una persona?
Prima di superarlo bisogna innanzitutto comprenderlo fino in fondo soprattutto quando causa profonda sofferenza a sé e agli altri. Per conoscerlo in una modalità approfondita utile, pertanto, è affidarsi ad uno psichiatra psicoterapeuta intraprendendo un percorso di psicoterapia.
Riferimenti bibliografici:
Densley J & Peterson J (2018). Group Aggression. Curr Opin Psychol.19: 43-48.
Hermann B et al (2008). Antisocial punishment across societies. Science. 319(5868):1362-7.
Pleasant A & Barclay P (2018). Why Hate the Good Guy? Antisocial Punishment of High Cooperators Is Greater When People Compete To Be Chosen. Psychol Sci. 29(6): 868-876.
Rusch H (2014).The evolutionary interplay of intergroup conflict and altruism in humans: a review of parochial altruism theory and prospects for its extension. Proc Biol Sci. 281(1794): 20141539.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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