
Ti leggo in volto: come capire i desideri e le motivazioni dell’altro
Cosa stiamo comunicando quando arricciamo il naso?
Perché si sgranano gli occhi?
Cosa significa aggrottare le sopracciglia?
Attraverso il volto esprimiamo le nostre emozioni, ma non sempre è così facile decodificarle.
“Te lo leggo in faccia”, è un detto popolare. Capire, invece, con certezza gli intenti, i desideri e le motivazioni delle persone è una capacità meno comune che può però essere allenata. NeuroComScience, il laboratorio punto di riferimento in Italia sulle tecniche di analisi scientifica del comportamento non verbale, è nato proprio al fine di sviluppare tale capacità. Nel corso degli anni, infatti, sono stati sviluppati da parte di numerosi studiosi diversi metodi e teorie sulla decodifica delle espressioni facciali e del linguaggio del corpo.
Tali strumenti sono innovativi e utilissimi in diverse professioni, come anche nella normale vita di relazione. Una marcia in più che ancora pochi conoscono e che spesso può fare la differenza in moltissimi campi: dalla selezione del personale al coaching, dalla psicologia alla vendita, dalla criminologia al marketing. Tutto ciò si integra molto bene con le tecniche della PNL (programmazione neurolinguistica): metodo psicologico alternativo utilizzato come approccio alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia. Nell’ambito della selezione del personale, l’applicazione della tecnica di decodifica durante il colloquio migliora la precisione del profiling del candidato. Prezioso è anche il contributo nel settore investigativo dove la tempestività è essenziale e permette di indirizzare le indagini verso un più rapido reperimento delle prove.
Si tratta di una metodologia testata, strutturata in base ai risultati di numerose ricerche scientifiche (ad esempio Ekman 1979, 1983; Izard 1979, 1983; Keltner 2007, Matsumoto 2009, Legiša 2015): una utile conoscenza per migliorare tutti i rapporti interpersonali, da quello tra moglie e marito al manager che gestisce azienda e personale. Riuscire a controllare anche il proprio comportamento non verbale, infatti, può aumentare la comunicazione persuasiva e il consenso tra i propri collaboratori.
Jasna Legisa – Laboratorio NeuroComScience www.lab-ncs.com
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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